La certificazione acustica degli edifici è un documento fondamentale che certifica il grado di isolamento acustico di una abitazione, essenziale per assicurare che i rumori provenienti sia dall’esterno che dall’interno siano minimizzati, migliorando così il comfort degli abitanti. Istituita da un provvedimento legislativo del 1997, tale certificazione è determinata attraverso l’analisi di vari parametri che misurano l’isolamento da rumori aerei, da calpestio e da impianti che operano in modo continuativo o intermittente (come condizionatori o sistemi di scarico). Il suo scopo principale è verificare la conformità dell’edificio agli standard di isolamento acustico previsti dalla legge.
In quali casi è richiesta?
La necessità di ottenere una certificazione acustica dipende da diversi aspetti, principalmente dalla data di costruzione dell’edificio o dalla natura degli interventi effettuati sulla struttura.
- Edifici nuovi e ristrutturazioni: dal 31 dicembre 2011, tutti gli edifici di nuova realizzazione devono avere la certificazione acustica. Questa regola si applica anche alle ristrutturazioni che comportano un cambiamento di destinazione d’uso o modifiche sostanziali che possono influenzare le caratteristiche acustiche dell’immobile. In questi casi, la certificazione è necessaria per assicurare il rispetto dei requisiti di isolamento acustico passivo definiti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) del 5 dicembre 1997.
- Transazioni e locazioni: la certificazione acustica è necessaria anche in caso di vendita o locazione di un immobile costruito dopo il 2011. Per gli edifici edificati prima di questa data, la certificazione non è obbligatoria, a meno che non siano state realizzate modifiche strutturali importanti che alterino le proprietà acustiche dell’edificio.
- Edifici pubblici: la normativa per gli appalti pubblici è più rigorosa. Il Decreto Ministeriale del 23 giugno 2022 stabilisce i “Criteri ambientali minimi” (CAM) che assicurano che le infrastrutture pubbliche, come scuole e ospedali, mantengano un adeguato comfort acustico, includendo specifiche misure e limitazioni del rumore durante la costruzione.
Procedura per l’ottenimento della certificazione
Un tecnico qualificato, come un ingegnere o un perito, è responsabile del rilascio della certificazione acustica, dopo aver eseguito una serie di misurazioni fonometriche che valutano l’isolamento dai rumori interni, esterni e quelli generati dagli impianti tecnologici. Al termine di queste valutazioni, l’edificio viene classificato in una scala acustica che va dalla Classe 1 (la meno rumorosa) alla Classe 4 (la più rumorosa).
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Penalità e benefici
Anche se non è obbligatoria per tutte le residenze, avere una certificazione acustica può prevenire controversie legate a problemi di inquinamento sonoro. Inoltre, tale certificazione incrementa il valore dell’immobile, rendendolo più competitivo sul mercato immobiliare.
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Marco Bianchi è un rinomato analista e scrittore nel campo immobiliare, con una profonda conoscenza del mercato italiano. Laureato in Economia Immobiliare all’Università di Bologna, vanta oltre vent’anni di esperienza, durante i quali ha collaborato con prestigiose agenzie immobiliari, offrendo strategie d’investimento vincenti. Autore di articoli influenti e di un libro sull’investimento immobiliare, Marco si dedica a condividere la sua esperta visione del settore, fornendo analisi dettagliate e consigli pratici ai nostri lettori.