Le 2 euro che fanno impazzire i collezionisti: ecco le più ricercate

Da un semplice spicciolo a un investimento da migliaia di euro: il mondo dei collezionisti di monete da 2 euro nasconde autentici tesori. Tra tirature limitate, rarità e impercettibili errori di conio, un esemplare può moltiplicare il suo valore in pochi anni. Un collezionista mi confidava di aver scoperto nel proprio portafoglio una perla numismatica inattesa: capire quali emissioni cercare è il primo passo verso un solido percorso di collezionismo.

Le monete commemorative: oggetti da collezione esclusivi

Tra le emissioni più ambite troviamo quelle dedicate ad eventi storici o personalità di rilievo. Ad esempio, la 2 euro di San Marino del 2004, dedicata all’epigrafista Bartolomeo Borghesi, risulta molto ricercata: dei circa 110.000 esemplari coniati, molti viaggiatori ne pagano il doppio o il triplo del valore nominale negli scambi tra appassionati.

Sempre nella Repubblica della Serenissima, quella del 2005 è un’altra perla rara: prodotta in soli 130.000 pezzi, spesso supera i 120 € nelle trattative private. Sul versante monegasco, la serie dedicata al 25° anniversario della morte di Grace Kelly del 2007, limitata a 20.000 unità, può toccare quotazioni superiori a 800 €. Ancora più esclusiva è la moneta con l’effigie del Principe Alberto II emessa in appena 1.000 esemplari, spesso venduta oltre 1.200 € negli atelier specializzati.

Infine, il Vaticano ha coniato due emissioni che non passano inosservate: quella del 2004 per i 75 anni degli Accordi del Laterano e quella del 2005 per le Giornate Mondiali della Gioventù, che in mercatini e aste digitali possono valere rispettivamente intorno ai 100 € e superare i 1.000 € per le varianti più fresche di zecca.

Errori di conio: piccoli difetti, grandi guadagni

Spesso sono i difetti a fare la differenza. Nel 2012 la Spagna ha battuto milioni di pezzi per celebrare i 10 anni dell’euro, ma alcune migliaia presentano un bordo stellato sproporzionato: basta questo dettaglio per far schizzare il prezzo da pochi euro a centinaia.

In Germania, invece, un disegno imperfetto dei confini dell’Unione Europea sulla moneta del 2008 ha dato vita a un pezzo rarissimo. Solo poche decine di migliaia di esemplari hanno lasciato la zecca prima della correzione, rendendoli oggetti di culto per i collezionisti più esperti. Raccontano i periti che chi ne possiede uno spesso lo custodisce come un cimelio di famiglia, consapevole della sua unicità.

Le monete più preziose: veri tesori nascosti

Oltre agli errori, esistono monete che si segnalano per dettagli davvero particolari. Una moneta greca con la lettera “S” incisa accidentalmente ha fatto registrare punte di 18.000 € in asta, entrando di diritto nella leggenda numismatica.

Anche i casi di denominazione errata possono trasformare uno spicciolo in un piccolo patrimonio: esemplari che riportano “2 euro” su una faccia da 1 euro, se autenticati, vengono valutati ben oltre 1.000 €. Sono risultati che dimostrano come, nel collezionismo, anche la minima anomalia possa rivelarsi un vero affare.

Conclusione

Il mercato delle 2 euro da collezione è un universo sorprendente, dove la conoscenza dei dettagli e la capacità di riconoscere un esemplare fuori dall’ordinario possono fare la differenza tra un semplice passatempo e un investimento concreto. Prima di lasciarsi tentare dalle offerte online, è sempre consigliabile rivolgersi a un perito numismatico qualificato e affidarsi a piattaforme specializzate, per garantire autenticità e trasparenza.

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