Il pericolo invisibile: inquinanti chimici e delfini nel Mediterraneo

Il Mediterraneo, con la sua straordinaria biodiversità e le acque cristalline, è oggi teatro di una battaglia silenziosa contro l’inquinamento chimico. Una delle vittime di questa guerra invisibile sono i delfini mediterranei, che affrontano un pericolo difficile da individuare e impossibile da evitare: i prodotti chimici derivati dai plastici. Studi recenti hanno evidenziato la presenza di bisfenoli (BPs) e ftalati (PAEs) nei tessuti di questi mammiferi marini.

I delfini e i prodotti chimici: un legame preoccupante

Sebbene alcuni composti organici si accumulino con l’età nei cetacei, i bisfenoli e gli ftalati non seguono la stessa tendenza. Le ricerche hanno mostrato che la concentrazione di questi composti non varia necessariamente con la dimensione o l’età degli animali. Tuttavia, sono emerse alcune eccezioni, in particolare per il DMP, che appare più frequentemente nei delfini immaturi. Questo fenomeno potrebbe essere legato a diversi fattori, come la diversa capacità metabolica degli adulti, che potrebbero decomporre più rapidamente queste sostanze, o anche differenze nell’alimentazione, nella fisiologia o nell’attività tra delfini giovani e adulti.

La crescente minaccia del plastico: impatti sugli oceani

La produzione massiccia di plastica e degli additivi plastici ha aumentato la presenza di BPs e PAEs nei nostri mari. Nel 2020, i PAEs costituivano il 55% della domanda globale di plastificanti. Nonostante ciò, la durabilità di questi composti ne limita la persistenza nell’ambiente. Tuttavia, è fondamentale notare che alcuni di questi chimici, come il BPFL, sono aumentati in seguito al loro impiego come sostituti nei prodotti senza BPA. Questo cambiamento potrebbe spiegare l’incremento delle concentrazioni di BPFL rilevate negli ultimi campioni analizzati.

Le implicazioni per i delfini mediterranei

Nonostante il delfino mediterraneo sia classificato come “meno preoccupante” dalla lista rossa dell’UICN, negli ultimi anni sono stati registrati numerosi eventi di mortalità. La principale minaccia per questa specie rimane l’inquinamento marino. Sebbene le concentrazioni di questi inquinanti nei campioni siano relativamente basse, l’esposizione cronica a questi prodotti chimici, combinata con altri fattori di stress, potrebbe avere effetti negativi su questi animali, che hanno una vita lunga e sensibile.

LEGGI  Telemarketing: il trucco per distinguere una chiamata vera da una truffa

Agire prima che sia troppo tardi

Questi risultati mettono in evidenza i pericoli nascosti a cui i delfini mediterranei sono esposti ogni giorno. Sebbene gli studi siano ancora limitati, essi sottolineano l’importanza di monitorare costantemente la salute dell’ecosistema marino. Con la produzione e l’uso di questi composti chimici che non mostrano segni di rallentamento, è fondamentale continuare a sensibilizzare e proteggere i nostri mari da queste minacce invisibili.

Articoli simili :

Vota questo articolo

Lascia un commento