Ecco come rimuovere i microplastici dall’acqua: metodi semplici ed efficaci

L’inquinamento da microplastiche rappresenta una sfida crescente per la salute e l’ambiente. Queste particelle microscopiche, spesso inferiori a un millesimo di millimetro, si trovano nell’acqua che beviamo, nell’aria che respiriamo e persino nei cibi che consumiamo. Sebbene eliminarle completamente sia complesso, esistono metodi efficaci per ridurne la presenza nella nostra vita quotidiana. Scopriamo quali sono.

Fare bollire l’acqua: una soluzione semplice ma efficace

Uno dei metodi più accessibili per ridurre la presenza di microplastiche nell’acqua potabile è farla bollire. Studi recenti hanno dimostrato che l’acqua dura, ricca di carbonato di calcio, è particolarmente efficace nel catturare le microparticelle di plastica durante il processo di ebollizione. Il carbonato di calcio si lega alle particelle di plastica, permettendo di rimuovere fino all’80% delle nanoparticelle, tra cui polistirene, polietilene e polipropilene, con dimensioni comprese tra 0,1 e 150 micrometri.

Per eliminare i residui di plastica intrappolati nel calcare, basta utilizzare un filtro semplice, come quelli impiegati per infondere il tè. Tuttavia, con l’acqua dolce, l’efficacia è ridotta, con solo il 25% delle particelle recuperate.

I filtri per l’acqua: soluzioni pratiche per la casa

I filtri per l’acqua sono un’opzione pratica e versatile per ridurre la presenza di microplastiche nell’acqua del rubinetto. Diverse tecnologie permettono di trattenere o trasformare queste particelle, rendendo l’acqua più sicura per il consumo.

  • Filtri a gravità: Questi dispositivi non richiedono elettricità e utilizzano la forza di gravità per spingere l’acqua attraverso un filtro di ceramica, capace di trattenere impurità e microplastiche. Sono economici e facili da usare, ideali per un utilizzo domestico quotidiano.
  • Sistemi di osmosi inversa: Basati su una membrana semipermeabile, questi sistemi sono altamente efficaci nella rimozione delle nanoparticelle di plastica. Tuttavia, presentano alcune limitazioni, tra cui il consumo energetico e la produzione di una quantità significativa di acqua di scarto.
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Innovazioni contro la plastica: soluzioni dal mondo della ricerca

La lotta alle microplastiche ha ispirato ricercatori e start-up a sviluppare tecnologie innovative per affrontare il problema. Tra i progetti più interessanti troviamo:

  • Hoola One: Un dispositivo simile a un aspirapolvere, progettato per rimuovere microplastiche da ambienti difficili come spiagge e coste marine.
  • Filtrazione avanzata: Tecnologie all’avanguardia in fase di sviluppo, mirate a catturare e rimuovere le particelle plastiche non solo dall’acqua, ma anche dall’aria e dal suolo.

Come adottare uno stile di vita eco-responsabile

Oltre ai metodi per filtrare e purificare l’acqua, è fondamentale ridurre la presenza di microplastiche alla fonte, adottando comportamenti sostenibili nella vita quotidiana:

  • Scegliere bottiglie riutilizzabili invece di quelle in plastica monouso.
  • Optare per prodotti con imballaggi biodegradabili o compostabili.
  • Evitare cosmetici contenenti microperle di plastica.
  • Riciclare correttamente i prodotti in plastica ed evitare di disperderli nell’ambiente.

Conclusione

Anche se le microplastiche rappresentano una sfida significativa, possiamo contrastare il loro impatto adottando semplici accorgimenti. Metodi come far bollire l’acqua o utilizzare filtri per l’acqua, combinati con un approccio più responsabile al consumo di plastica, possono fare una differenza tangibile. Investire in soluzioni innovative e promuovere uno stile di vita eco-sostenibile è essenziale per proteggere la nostra salute e quella del pianeta, garantendo un futuro più sicuro per le generazioni a venire.

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